venerdì 18 novembre 2016

Modernità o saggezza?

Divagherò, lo so...

"Moderno" spesso è un termine usato per sottolineare una realtà che non è detto combaci col buon senso. E' moderno guidare col telefonino in mano, è moderno vedere bambini di un anno giocare con tablet ma non sporcarsi di fango sennò entra in contatto con mille batteri (cioè col mondo!), è moderno dar da mangiare una caramella, una merendina, una qualsiasi cosa stia dentro qualche involucro accattivante (e dove magari c'è pure scritto che sia NUTRIENTE porca paletta!!!!!!) ma non far uscire un bambino perchè se prende un po' d'aria si raffredda, è moderno portare i bambini da tanti diversi specialisti per la loro salute fisica e mentale...Senza parlare di quanto sia moderno che una donna lavori, così è più indipendente, e poi debba sobbarcarsi di una casa da gestire e in caso di bambini che guarda un po', hanno bisogno di significative presenze adulte, possibilmente che siano coloro che li crescono.



E' questo che negli ultimi tempi mi rimbomba in testa...La vera emancipazione delle donne significa ANCHE poter essere liberamente una mamma. Dov'è la donna libera oggi, visto che ci sentiamo tanto "moderne"? Lavoro, casa, bambini col tempo residuo e sempre più estranei ed estraniati!? Non è un obbligo dover essere madre solo perchè si ha un utero, ma sicuramente deve essere un diritto per chi lo vuole e lo sente, farlo nel modo migliore che crede.
Sentire di essere servizievole verso un uomo, ad esempio, non è detto sia antiquato, così come dedicarsi ai propri figli. Negli ultimi tempi sono venuta in contatto, in qualche modo, con tante diverse realtà, molte legate alla cosiddetta "decrescita felice" e mi rendo conto che siamo talmente spaventati da un ritorno a ciò che definiamo "antiquato", che anche se ci facesse sentire e stare meglio, lo evitiamo.

Mi viene in mente una donna che ci tiene a preparare del cibo al proprio compagno, o ad una mamma che lo fa a tempo pieno nonostante magari nella vita abbia fatto l'astronauta o la grande manager...ed ecco apparire l'mmagine inculcata nella nostra cultura della donna "antica" sottomessa all'uomo e alla casa. Bè, dovremmo fare uno sforzo e vedere la genuinità di aspetti della vita che sono belli e puri così come sono. Una donna che con amore e dedizione fa cose "antiquate", che sia allattare finchè madre e bimbo serenamente vogliono, servire un piatto al marito felicemente, passare intere giornate coi figli, non è una donna sottomessa, se alla fine della giornata è una donna soddisfatta. Se il tutto si fa per amore e dedizione e non per sottomissione e dovere, le persone intorno riceveranno solo amore da tutto ciò, e l'amore porta benessere, per il singolo e per la società tutta.
Così come non è da criticare una madre che sente il bisogno di dedicarsi anche ad una sua propria attività, così non è da criticare una donna che non abbia figli e così non è da criticare una donna che voglia semplicemente fare la mamma...

Come dice sempre una mia cara amica, è l'istinto materno che ha "governato" il mondo da secoli. E quando questa istintività è guidata dall'intelligenza e dal cuore, non bisognerebbe aver paura di "farla governare". Le donne hanno un potere molto grande, ancestrale, poichè la loro sapienza non viene solo dall'intelletto ma anche da una forza che la lega alla terra e alla natura che ancora nessuna "tecnologia avanzata" può sostituire (per quanto ci provino a toglierle questa capacità e ricreino sterili uteri e quant'altro)..che è quella di essere il tramite attraverso cui si genera una nuova vita.

E un mio Maestro un giorno disse: "Gli uomini dovrebbero essere grati alle loro donne..."

Oggi più che mai...dobbiamo lasciare che le energie femminili si liberino..ma non in senso di predominio, non c'entra niente il femminismo...ma solo chi ha orecchie per intendere potrà capire..