mercoledì 27 aprile 2016

Filastrocca del fruttariano

Amica, mamma, grandissima donna, formidabile maestra di fortunati bimbi...


Mangiare, che gran piacere
Ma quante cose occorre sapere.
Se il tuo corpo vuoi aiutare
Devi anche un pò studiare,
Ecco perchè vorrei aiutarti 
E qualcosa qui spiegarti:
Mangia frutta a volontà
E verdura in quantità,
Se son crude poi, vedrai
Che vantaggio tu ne avrai.
Dolcetti e pasticcini
Fanno gola a grandi e piccini
Ma tu cerca di esser forte
E tu rinuncia un pò alle torte.
Ci son cose buone uguale
Che però non fanno male.
Assaggiando un fico o un succo
Rimarrai certo di stucco
Nella frutta lo zucchero, sai
Proprio tanto ne troverai.
Poi carote,germogli e finocchi
Sono la gioia per gola e per occhi.
Certo è difficile stare a guardare
Bambini impegnati solo a mangiare
Cioccolato e caramelle
O altre cose tipo quelle.
Se loro scoprissero le tue bontà
Ne chiederebbero a volontà.
Sai quanto sarebbero golosi e anche un pizzico invidiosi
Dei tuoi piatti appetitosi? 
Perciò segui i miei consigli e vedrai ti meravigli
Sentirai che cambiamento,
Sarai più sano, forte e attento!

(A. Giudice)

Mamma, mi fai il budino?

Dàdàààààà!
Ma a noi non ci fa paura più nessuna richiesta :-D
"Mamma, oggi per merenda voglio il budino!"
E dopo esser abituata a sbirciare ricette qua e là, ormai ho un computer in testa che elabora ingredienti ad occhio, a naso e a gusto, del mondo della frutta.
E così....

6 fichi secchi (magari ammollati per un pochino)
1 bel cucchiaio di carruba in polvere
1 banana
1/2 avocado
un bicchiere scarso d'acqua di ammollo dei fichi ( o se serve di più)
un pizzico di vaniglia in polvere

Frullare tutto...et voilà...

Se c'è il tempo per lasciarlo riposare un po' in frigo, ancora meglio.
La storia della "famiglia orsi" (Riccioli d'Oro), funziona per farli attendere...e se non conoscete la storia, bisogna riandarsela a guardare! Sarà che era la mia preferita da bambina!!

domenica 24 aprile 2016

"Mungere" in casa


Eh sì...non è umano, non è di altro animale, ma si munge lo stesso!!!
E come si divertono i piccoletti a...ciucciare la sisotta!!
Ma che sarà mai!?



Lì nel colino gice la sisotta!! :-D
Bè, si tratta dell'antico latte di mandorla, come si faceva una volta, mi dicono... Ma senza il terribile zucchero.
Se si vuol fare al top bisogna prepararsi per tempo:

100 gr mandorle sgusciate, messe in ammollo la sera prima e private poi della pellicina (quelle già bianche nelle bustine, sono trattate con roba chimica o comunque semi cotte = prive di gusto e nutrienti)
4 datteri
1 litro d'acqua (o anche poco più)

Si mette tutto dentro un frullatore buono (solo metà dell'acqua) e si frulla per un minuto. Si fa riposare 30 secondi e poi di nuovo si frulla un po'. Aggiungiamo il resto dell'acqua.
Ora prendiamo un colino, un'insalatiera e un pezzo di stoffa (tovagliolo o cosa simile, che magari non sia però profumato di detersivo, altrimenti non essere molto salubre il lattuccio!).
Facciamo passare pian piano il risultato ottenuto nel pezzo di stoffa aperto sul colino, giriamo con un cucchiaio e poi facciamo la...MUNGITURA!!!!!!!!
Chiudiamo il pezzo di stoffa e strizziamo un po'! Se ci sono nani, fategli provare a succhiare la sisotta: ne saranno felicissimi!
Si conserva in una bottiglia di vetro per 3-4 giorni massimo! Ma finirà molto prima!

sabato 23 aprile 2016

I doni della nonna


Erbette di campo...foglioline...rughetta....crispini (li chiamano)...cicoriette insomma... una manciata, raccolte dalla nonnina (pluribisnonna) mentre ripuliva qua e là erbacce...
Questi sono doni preziosi, che oggi passano completamente inosservati...anni fa probabilmente non ne conoscevo il valore, non ne avrei saputo apprezzare la forza, la qualità, la magia. Oggi questo pugno di foglioline, concentrati di clorofilla, linfa preziosa, è uno dei doni più belli che io possa ricevere...perchè prima di tutto, son cose che nascono completamente libere, senza che nessuno metta mano, e quindi conservano tutto il loro potenziale; e poi perchè hanno un ruolo importante nel piatto principale del pranzo, ovvero un super frullato dove dà il suo contributo prezioso di "verde" (le foglioline magiche, le chiamano i nanetti), ovvero di clorofilla, insieme a molto altro...oppure nell'insalatona serale o ancora in un bel pesto semplicemente con qualche pinolo o noce con profumo di basilico...o ancora in un succo, insieme a qualche mela, vero elisir..
Una conquista dell'ultimo anno è stata proprio questa: riscoprire la voglia, la necessità, di scrutare nei prati e trovare in dono qualche fogliolina commestibile, foglioline magiche.
E se sono donate dalla saggezza antica di chi sulla terra c'è stato chino per una vita, acquistano un valore direi sacro.

giovedì 21 aprile 2016

Il farinaceo educativo

Di farinacei ne usiamo di rado...però i bambini ne hanno ovviamente una speciale attrattiva. E' così che un giorno ho capito come rendere educativa anche questa cosa, nonchè più economica! Invece di acquistare la super farina buona di particolari cereali (ovviamente anche costosa), pure quella la possiamo fare noi! Il macinacereali (o mulino domestico), altro aggieggio ingombrante e costoso, è una cosa che non ho mai preso in considerazione:

1- perchè ho già troppi aggeggi in casa
2- perchè i farinacei..no essere cosa buona



Però poi ho scoperto che il motore del robot da cucina di mia mamma aveva tra gli utensili accessori un pezzo "macinacereali" che era un buon compromesso!
E allora vai col...farinaceo educativo!!! Ci ha aiutato anche una storia trovata per caso in biblioteca, legata al mese di agosto se non sbaglio, di due pulcini che venivano mandati in un campo di grano a spigolare per procurarsi la merenda e con fatica fanno un bel gruzzolo di grano. Passa di lì il coniglio Samuele, vede il mucchio di grano e lo prende per farci la farina (con la macinino della nonna!!) di cui aveva bisogno per preparare del pane. I pulcini sono tristi perchè non trovano il loro grano faticosamente messo da parte e Samuele allora decide di condividere con loro l'altra parte di lavoro fatto: il pane.
Ed ecco qui come un macinino, una storia, una richiesta mangereccia di un bimbo, si uniscono in grandi momenti educativi.
Tra l'altro scopro poi che esiste un economicissimo mulino manuale (che vabbè..non so se fatto dei migliori materiali...): e il gioco è fatto! Mettiamoci pure un pizzico de fatica!

Ed ecco che i rotoloni con verdura, crackers, pani rarissimi, sono ancora più ricchi di valore e..di nutrienti.
Sì perchè si prende il sacchetto di cereale INTEGRALE (non perlato, sbiancato o altro) e, non servendocene chissà che dosi massicce, vai di macina! E se ne serve 1 kg c'è quello elettrico giù da nonna, dove anche lì partecipare non dispiace. Ma fare un lavoro con le proprie forze e vederne il risultato, ha un altro "sapore", specie per i bambini, in questo mondo del "tutto pronto", che li mutila di importanti esperienze..

martedì 12 aprile 2016

Lasagna di zucca..perDiana!!

Direttamente in onore della cara amica che mi ha ripreso per il dormiente blog, le dedico la nostra "lasagna", quella che fa impazzire di gioia i nostri nanetti, i quali lasciano qualsiasi cosa stiano facendo se c'è da preparare la..lasagna di zucca.
Lasagna per la modalità in cui si prepara, ma non c'è pasta in questa preparazione! Le fette di zucca SONO lo strato di pasta! Le verdure amidacee sono favolose nel sostituire farinacei in cucina!! Basta solo creatività!



INGREDIENTI (per una bella tegliona per 4 persone affamate)
800 gr di zucca
8 carote
sugo (ottenuto dalla cottura di buoni pomodori con pizzico di sale in pentola e poi frullati con minipimer-io di solito lo prendo pronto dalla mia mami di sotto, eheheh)
cipolle o porro in abbondanza
basilico
fili d'olio
pangrattato o farina di mais fioretto
opzionale:  mozzarisella (ingrediente bramato dai miei nanetti; si compra nei negozi biologici oppure si fa in casa)

Dunque...la zucca deve essere pulita e tagliata a fette non troppo spesse, le carote a julienne (con attrezzo o robot che ha le lame), cipolle e/o porri a fette, la mozzarisella (se si usa) tagliuzzata a pezzetti.
Si comincia mettendo uno strato di sughetto con goccino d'olio, poi le fette di zucca a ricoprire il primo strato, poi carote con cipolle e/o porri, pezzetti di basilico, sughetto, filino d'olio, qualche pezzetto di mozzarisella. E si ricomincia fino a finire gli ingredienti ma non i pezzetti di mozzarisella. Infine si mette qualche coppino di sugo, i pezzetti di mozzarisella e una spolverata di farina di mais con giretto d'olio.
Si mette in forno preriscaldato a più di 200° per almeno 40 minuti, poi si scopre per un altro quarto d'ora o fino a quando inserendo una forchetta il tutto non sia bello morbido. Non preoccuparsi dell'acquiccia perchè si asciugherà. L'importante è prevedere che debba stare anche a riposo almeno un'ora in forno spento.

Tutti gli ometti di casa erano in visibilio mentre la mangiavano!! Io anche ho assaggiato, e devo dire che era un bel lavoro!!
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Altra mia pecca, che non sto sempre lì a fotografare tutto..in questa società sempre pronta a digitalizzare, io non sto mai "sul pezzo" come si suol dire..per ora beccatevela così! :-D



La preziosa acqua di cottura

Non sono una costante blogger, una mia amica mi ha sgridato per questo! A volte le troppe chiacchiere che leggo mi fa sentire come inutile aggiungerne altre. Però alla fine, non sempre male fa! :-) Così, visto che sto sempre a impiastricciare ai fornelli, e che nel mio essiccatore sono in preparazione almeno 3 tipi di cose diverse, visto che sperimentando, scopro cose...qualcosa da dire ce l'ho.

Oggi una chicca... parlo di "acqua di cottura".
Io, quando cuocio, per lo più lo faccio a vapore, in pentola a pressione, e quella poca acqua che uso alla base da tempo ormai, non si spreca mai! Figuariamoci le preziose acque di cottura di legumi o cereali di vario tipo (a meno che non si facciano zuppe in cui l'intento non è poi separare liquido dal solido). Nun se butta niente!! Anche perchè, come mi ha fatto notare l'illuminato Professore di Matematica della classe in cui lavoro, quando cuociamo "in abbondante acqua" e poi scoliamo, sprechiamo doppiamente: sprechiamo calore incamerato da quell'acqua nonchè nutrienti rilasciati dalla cosa che abbiamo cotto. Ma io già lo facevo, e per non intaccare la sua presunta scoperta, vista anche l'età, non gliel'ho detto :-)

Dunque, conserviamo le acque di cottura!! E il modo migliore è metterle in barattolini di vetro al frigo (quando si sono stiepiditi).  Il nostro frigo a volte vede barattoli anonimi dai colori che vanno dall'arancio, al verde. Dopo iniziali incomprensioni del convivente adulto di casa, la cosa ora passa inosservata! hihihi
E poi????

Poi si possono usare in svariati modi, sfruttando anche "l'aroma" che conservano.
- al posto dell'olio per fare pseudo soffritti, così che siano mooolto più salutari
- quando serve dell'acqua durante la cottura di qualsiasi cosa
- quando serve del liquido per fare qualche cremina tipo pesti o salsette
- per cuocere riso, legumi o pasta
 E udite udite....per preparare una BESCIAMELLA, che risulterà decisamente più leggera e aromatica. Nonostante usassi ormai solo latte vegetale e la besciamella sia un composto che uso tipo due volte l'anno, scoprire le acque di cottura è stato grandioso!

Alla prossima, con la cucina sana e a risparmio energetico di Stella :-D

Ps. Ho scoperto che non sono la sola folle
http://risparmiare.mammafelice.it/come-riutilizzare-acqua-di-cottura-delle-verdure/