mercoledì 11 novembre 2015

La "Buona Scuola"

Oggi ho bisogno di parlare di un argomento importantissimo per la salute: l'EDUCAZIONE.

Svolgo da qualche anno il mio lavoro di docente un po' particolare...l'insegnante di Sostegno...questa figura strana, vista spesso con superficialità, nonchè come figura di second'ordine, tanto che gli stessi colleghi spesso e dunque alunni faticano a collocare..e tutto questo è proprio il bello della medaglia. Sì, perchè l'insegnante di sostegno, nel suo ruolo di second'ordine si ritrova in una grandissima ed importantissima posizione di OSSERVATORE, una sorta di INTERMEDIARIO tra il mondo del docente (costretto nel suo ruolo da burocrata che deve GIUDICARE la bravura dei suoi allievi) e il mondo dello studente (ragazzi e ragazze adolescenti impegnati nell'arduo compito di crescere in un mondo che non gli rende facile nè umana l'impresa), acquista una connotazione molto particolare. E io, in questo ruolo di OSSERVATORE ci sto una meraviglia e mi sento anche fortunata per certi aspetti, perchè a stare lì ad impazzire dietro registri, scale di valutazione, tabelle, numeri numeri numeri...non ce la farei proprio. I bambini, i ragazzi, non sono numeri! Ci costringono ad abituarci a questo da QUANDO NASCIAMO: ci danno un voto per la nostra reattività, da 1 a 10!!!! Santi Dei e Dee di tutto il mondo!

E insomma dicevo che spesso sono lì, accanto ai miei "Sostenuti", ad ascoltare le lezioni, ad osservare la lezione dal lato degli alunni, a vivere la classe dall'altra parte della cattedra, a vivere la vita della classe, perchè si passano diverse ore nella stessa classe, seguendo l'avvicendarsi delle lezioni. Così ci sono quegli insegnanti tanto legati alla loro cattedra, alla loro posizione, che hanno trovato la loro modalità di insegnamento un po' statico, ma comunque interattivo e a loro modo accogliente. Perchè di professori che odiano veramente il loro lavoro in realtà non ne ho mai conosciuti...e ne ho visti all'opera un bel po'! In ognuno c'è un motivo per cui si sentono importanti per quei ragazzi, per quanto qualcuno lo faccia appunto in maniera troppo "burocratica". Nel proprio ruolo di insegnamento, c'è tutta la propria personalità, le proprie chiusure, il proprio approccio alla vita e alla società. Ed è una gioia conoscere un numero sempre maggiore di insegnanti, più vecchi e più giovani, che a modo loro vivono la classe in modo più coinvolgente, che si mischia a loro, fisicamente e mentalmente. Dall'insegnante di religione ovvero di STORIA DELLE RELIGIONI, che incredibilmente li entusiasma col suo carattere e con ciò che gli spiega della vita "religiosa" dell'uomo dalla preistoria..all'insegnante di storia che racconta i fatti storici aiutandoli a riflettere e a chiedersi il perchè, dando un insegnamento fondamentale: PORSI DOMANDE e non accettare i fatti così come sono riportati. E l'apoteosi c'è stata oggi quando l'energica giovane insegnante di matematica e scienze ha illustrato loro i principi di una sana alimentazione, per l'uomo e per il pianeta...e mi stavo commuovendo: sentir parlare, in un'aula scolastica, di alimentazione sostenibile, della deforestazione dell'Amazzonia (per fare campi per alimentare bestiame per produrre tutte le nostre bistecchine e surrogati di carne con cui ci "nutriamo" quotidianamente), delle proteine animali e derivate, di cibi integrali, biologici...Il tutto dato come ricerche di gruppo ai ragazzi! Mi stavo commuovendo! Una cosa simile già era successa qualche anno fa, quando scoprii, grazie al lavoro stavolta di un'insegnante di italiano, l'esistenza di SLOW FOOD in Italia e nel mondo con questo documentario.







..di cui non condivido totalmente il modo in cui vuole essere sottolineata la "disumanità" di chi vive una vita esasperatamente "naturale", un eremita. C'è un enorme grado di sfumature tra l'eremita, che comunque bisognerebbe rispettare, e le petroliere negli oceani e i fast food americani. Ma bisogna conoscere! E porsi domande sulla roba che maneggiamo quotidianamente. E per farsi domande bisogna esser cresciuti in un ambiente educativo che aiuta a porsele queste domande.

Eccola la "Buona Scuola" che vedo io, quella fatta di insegnanti che (nonostante inseriti, consapevolmente o meno, in un sistema scolastico terribile e vòlto a formare persone che le domande non devono porsele ma devono diventare consumatori ignari e cittadini succubi di un potere superiore) con passione, mentre il loro contratto tra pochi giorni quasi sicuramente finirà o sarà trasformato in altro, apportano il meglio che possono, dialogano, accolgono i comportamenti più assurdi cercando finalmente di ascoltare cosa succede dietro quella corazza apparentemente marcia di un bulletto..

La Buona Scuola è la rivoluzione che silenziosamente si muove!




giovedì 22 ottobre 2015

Malattia e salutismo

E' molto diffusa l'idea che sbarcare nella scelta salutistica alimentare vegetale sia la panacea!
Effettivamente è la cosa più giusta da fare, è il modo migliore di alimentarsi, ma inutile aspettarsi che da bravi bambini che mangiano le cose buone, ora andrà tutto bene perchè...dobbiamo pagare il prezzo dell'intossicazione del passato! Eh sì, non si scappa. Però non bisognerebbe vederla come una punizione!! Ma piuttosto come un bene! CI STIAMO DISINTOSSICANDO! Siamo vivi! Il nostro corpo risponde!



Il prof. Ehret spiega molto bene della necessaria transizione da un'alimentazione onnivora ad una completamente vegetale o meglio "senza muco", come la chiama lui, ovvero frutta e verdure crude. Questa transizione, il più delle volte, può durare anni e più cautamente si va, meno duro è il passaggio sia mentalmente che fisicamente.

Il fisico pian piano si ripulisce di tutto ciò che ha incamerato per anni, annidato negli intestini e nel flusso sanguigno. Man mano si rigenerano i nostri fluidi e più l'eliminazione va a fondo più i desideri di "falso cibo" diminuiscono fino a sparire. In realtà è un circolo vizioso tra mente e corpo. La mente è fondamentale! Per questo personalmente dico sempre: capitela da voi l'importanza! Leggete, studiate! Capite da voi perchè è fondamentale una determinata alimentazione!
Se non si scardinano dentro la nostra mente gli errori che la "scienza alimentare" ci ha scolpito, anche se cominceremmo a mangiare solo vegetale, potremmo continuare a pensare che ci manchi qualcosa, e questo pensiero metterà comunque il fisico in allarme. Senza contare che non sapremmo neanche gestire le piccole o grandi "crisi di disintossicazione".

Il corpo ci parla, semplicemente non sappiamo ascoltarlo. Viviamo di cibo emotivo, il corpo si ammala, le industrie alimentari prendono sempre più il sopravvento insieme a quelle farmaceutiche che infatti...vanno a braccetto. Ma guarda un po'...

Due distinzioni sono inoltre necessarie.
Un corpo silente che accumula tossine. Un corpo sano che non ne ha da espellerne.

Il primo, di solito descrivibile come il mangiatore "occidentale", di tutto un po' (e sono rare queste persone! perchè questa alimentazione porta necessariamente ad abbondare!), o peggio di tutto un bel po'. Magari non ha gran malanni e si vanta di questo. Poi c'è chi è fisicamente asciutto e dunque se ne vanta ancora di più di "stare bene". Ecco, i nostri indicatori estetici ci portano ancora di più fuori strada perchè non è detto che il bel fisico corrisponda ad un fisico sano. Chi è in sovrappeso invece viene sempre riconosciuto come una persona che ha bisogno di correzioni dietetiche. Ecco, in entrambi i casi siamo sullo stesso piano! Spesso questi sono corpi silenti (magri o grassi che siano), accumulano silenziosamente le loro ostruzioni fino magari ad una comparsa improvvisa di un malore a cui poi si danno tutti i vari nomi. Ma per lo più, chi non soffre di disturbi che siano dolori, raffreddori ("eh! Ho preso freddo!" sì certo, ma quella congestione avvenuta per il freddo diventa una valvola di sfogo di ciò che ci scorre nel sangue, per questo c'è chi starnutisce due giorni chi un mese), mal di testa, disturbi cronici con i quali si convive!!!?? Queste sono tutte ostruzioni.

La via di pulizia del corpo comporta una necessaria fase di malattia, questo è importante che tutti i medici, counselor, amici, ricordassero a chi vuole intraprendere una strada alimentare vegetale (e non uso il termine vegano volutamente, perchè non sempre significa salutare). Per questo è necessaria la consapevolezza e la conoscenza di alcune cose. Io personalmente all'inizio del "cammino" sembravo un po' malaticcia, rinseccolita..poi con due bimbi piccolissimi e notti insonni, giusto un bel coraggio c'è voluto! Però la mia consapevolezza era talmente forte che non riuscivo più a nutrire il mio piccolo allattato di un latte super intossicato nè tantomeno dare al piccolo di due anni cibi che necessariamente stavano facendo crescere un corpo malato. E devo dire che tanti aspetti positivi comunque ci sono stati sin da subito, a partire dallo sparire di tanti dolori di schiena che spesso avevo dovendo continuamente tirar su i nanetti, come tanti malanni stagionali ridotti al minimo. Pian piano sono venute a galla tante piccole e grandi cose del mio corpo da dover affrontare, proprio come fare una pulizia di Pasqua di casa, andare a spostare quegli angoli mai toccati per anni!! Ed è dura...ma dopo, il senso di libertà e la voglia di benessere aumentano sempre di più.

Poi è ovvio, l'uomo ha contaminato tutto quello che poteva e dunque respiriamo spesso aria insana, mangiamo vegetali inquinati e stress mentale (che inquina anche quello!), dunque avremmo sempre qualcosa da "buttar fuori", ma un conto è farlo partendo da una base ben pulita.

"Ti vanti di stare sulle più alte vette di civiltà, sulle ali del progresso, e intanto la cosa più importante, la salute, è 'progredita' molto più lontano da te rispetto agli animali"
A. Ehret - Così parla la malattia da INSEGNAMENTI SUL DIGIUNO

domenica 18 ottobre 2015

Verdurone di segale

Eh vabbè...le ricette ci metto di meno a pubblicarle rispetto ad articoli più impegnati!
E allora, tanto per gradire, ecco il rotolone verdurone ben riuscito dell'altra sera.


Quello che ho imparato a fare è usare come ingrediente principale della verdura (foglia verde, ortaggi, solanacee, la terra ci offre una miriade di tesori!) e usare il resto (cereale, legume, integrali e in formato di farina o meno) in bassa percentuale.
Qui abbiamo:

"SFOGLIA"
300 gr di segale integrale (macinata da me con un macina caffè elettrico!Che scoperta!)
50 gr di farina integrale di farro
1 bustina di lievito di birra (da far rinvenire in 1/2 bicchiere d'acqua e 1 cucchiaino di zucchero integrale di canna)
Goccio d'olio
pizzichino di sale
Acqua quanto basta

"RIPIENO"
biete, cicoria, broccoletti in grandissima quantità da tagliuzzare crude e far appassire con aglio e un pizzichino di sale, in un padellone o wok, coperti e a fiamma bassa. Senz'acqua perchè la cacciano loro e così non saranno da strizzare e dunque manterranno un po' di sali minerali. Lasciar raffreddare.

Impastare gli ingredienti della sfoglia (anche con robot da cucina), il risultato sarà molto mappazzoso perchè le "farine" usate sono molto pesanti e non volatili come le classiche farine bianche.
Lasciar lievitare per un paio d'ore al coperto, poi stendere in una sfoglia sottile su carta forno.
Preriscaldare il forno!
Stenderci sopra tutto il verdurame, esagerando!!! Essendo questa pasta spessa, non c'è pericolo di rottura!
Cominciare l'arrotolamento aiutandosi con la carta forno (come fosse uno strudel).
Infornare a 220° e anche poco più per venti minuti o anche 30 così da far cuocere bene la pasta, che ben tostata (ma non bruciata!!) è più digeribile e meno dannosa per l'intestino.

Ovviamente precedere questo piatto da tanta insalatina e accompagnarlo con altra verdura (noi con cavolfiore a vapore in crema). Ho scelto la segale perchè, secondo la lettura di Ehret, è uno dei cereali meno mucosi e alla luce di tanti studi sul grano odierni, è anche più rudimentale e meno modificato come seme.

Insomma, una cena invernale da re!

sabato 10 ottobre 2015

Documentario importante





Un serio ed interessante documentario, con tanto di dottoroni che parlano, dottoroni non pubblicizzati ovviamente, ma che parlano da grandi centri universitari mondiali. Ci tengo a sottolineare anche il ruolo dei cibi raffinati (es. farine bianche) e anche i troppi cereali come pericolosi. Ma già digerire ciò che viene illustrato in questo documentario, è già un grandissimo passo.

Viviamo temendo malattie ma non vogliamo ascoltare le risposte che abbiamo sotto il naso. Siamo proprio strani noi esseri umani...

C'è sempre da aggiungere il fondamentale ruolo dell'emotività: mangiare un pezzo di carne o un frutto incaxxati neri, ti farà comunque un sacco male! In quel caso, veramente è meglio non mangiare proprio..ma questa è un'altra storia :-)

mercoledì 30 settembre 2015

Cous Cous di riso colorato


Mi diverto troppo in mezzo al tripudio di colore dei gioielli che nascono dalla terra!
Ed ecco un'idea di quelle "stellari", non in termini di onnipotenza ma di connotazione creativa mia personale eheheh.

La mia linea di condotta è fondata su due principi fondamentali e che aiutano già solo quelli a rivoluzionare i pasti: 

  • quello che noi riteniamo il "condimento" deve prevalere sul cereale, perchè sappiamo bene che ciò che ci piace non è la pasta in sè, il cereale o il legume (provateli a mangiare nudi e crudi o anche cotti senza aggiungere NULLA!!!boooni!!) 
  • SALE E OLIO: "soffriggere" solo in acqua o brodo (il più naturale possibile) e aggiungere poi l'olio a crudo; cominciare a diminuire al massimo il sale (così il palato si abitua, perchè va ELIMINATO!) e sfruttare le erbe aromatiche o il SALE VEGETALE del quale presto pubblicherò la semplicissima ricetta, già online ovunque.
Tornando a questo COUS COUS...Ho usato:

400gr di COUS COUS DI RISO (trovato per caso in un supermercato e preso per curiosità ma giusto per rare occasioni essendo sicuramente riso trattato o comunque bianco, dunque troppo denaturato, mucoso, o chiamatelo come preferite: no buono insomma!)
VERZA ROSSA sminuzzata dall'amato robot (a volontà e ad occhio)
PORRI idem
CAROTE idem
CAPPERI (tenuti in ammollo per perdere un po' di sale)
origano, erbette varie

Prendere le verdurine sminuzzate e buttarle tutte in una pentola simil wok con un po' d'acqua o brodo a farle soffriggere per 5 minuti. Girare bene, poi buttarci direttamente la semola di cous cous che, essendo solitamente precotto, basta che stia a contatto con liquido caldo è..PRONTO! Ho aggiunto un pochino d'acqua ad occhio, girato e rigirato, aggiunto capperi ed erbette ed ecco la cena pronta per la mia ciurma di maschiacchi! Oh yeah! (Preceduta sempre da insalatona o cruditè varie) 
Volendo poi si aggiunge un filo d'olio a crudo o anche olive.

Viva la creatività! Mi chiamavano..il ninja delle verdurine! 



Guarire

"Il mio lavoro è guarire e ho un contratto a tempo indeterminato"

La storia di Angelo

Un esempio, una testimonianza, che per guarire c'è bisogno di:

-Volontà
-Terapeuta preparato
-Alimentazione vegetale
-Stile di vita migliore

...e le medicine e le costosissime cure e i costosissimi medici primari, superspecializzati a botte di 300€ per sentirsi dire che: "Lei ha una lesione irreparabile e non potrà più vivere decentemente"; "Lei ha un'aspettativa di vita di tot mesi-anni".
E loro poverini, dove li mettiamo?
..............
Rispondete voi.

Nei punti di guarigione specifico "terapeuta" perchè è la parola più corretta per distinguere un comunissimo medico da una persona preparata nel campo che oltre alle giuste conoscenze faccia la cosa principale: 

FORNIRE GLI STRUMENTI E L'APPOGGIO NECESSARIO AFFINCHE' IL MALATO PROCEDA NEL SUO CAMMINO DI GUARIGIONE

Quanta utopia sembra nascondersi dietro tutto ciò...quanta libertà e luce possiamo trovare capendo veramente che c'è solo bisogno di liberarsi del terrorismo nel quale siamo prigionieri.

lunedì 21 settembre 2015

Crudismo e bambini

Questo è un interessante articolo di F. Patenaude che porta la sua esperienza, ricerca e riflessione nel delicato campo dell'alimentazione pediatrica.
Ho letto diversi suoi scritti e devo dire che ha una buona testa! Lo sento molto vicino al mio modo di vedere le cose e affrontarle: farne esperienza, valutare, fare due più due. Quello che ha scritto sull'alimentazione dei bambini è interessante perchè fa riflettere, anche se ci tengo a puntualizzare alcuni punti.

Crudismo nei Bambini

Siamo d'accordo: decidere e ostinarsi ad essere crudisti ad ogni costo, può diventare eccessivo, a meno che non lo si faccia con una tale naturalità ed equilibrio interiore da restare sempre e comunque sereni. Ma quando ci sono di mezzo i bambini, sfido chiunque ad essere così!
E soprattutto, a meno che non si viva in un paradiso terrestre e si abbiano limitatissimi contatti con la società imperante oggi, loro vedono, vogliono assaggiare, vogliono condividere. E non si può negarglielo perchè...NON E' CRUDO. Altra cosa è limitare ciò, specie se l'accesso è quotidiano e martellante e non certo basato su cose salutari (crude o cotte che siano!).

Non concordo però quando dice che nessuna società al mondo è mai vissuta di alimenti crudi (frutta) perchè le ricerche non lo provano. Voglio ricordare che le ricerche non le facciamo noi e non c'è nessun interesse a dimostrare che determinate società o tribù si nutrano in un certo modo. Proprio pochi giorni fa, dal libro "The detox Miracle" leggevo: "Gli antichi greci, prima del tempo di Licurgo, si cibavano solo di frutta" (Plutarco).

E' vero che come quantità, i bimbi che mangiano per lo più frutta, magari mangino di più, ma personalmente spesso non vedo differenza nella ricerca di cibo dei miei figli (che infatti mangiano così come poi l'autore sintetizza alla fine) rispetto ad esempio ai cugini con cui stiamo quotidianamente in contatto, che sono onnivori, oppure ad altri bimbi che ci capita di conoscere che hanno sempre..qualcosa in bocca! :-)
Ci vuole sempre una buona educazione, anche se gli ingredienti cambiano: non è detto che mangiare frutta significhi lasciare i bambini mangiare in ogni momento della giornata! Questa è una cosa che ho sempre ribadito e per cui ho rotto molto le scatole ai parenti :-)

Riguardo la vitamina B12, avevo postato un articolo sempre nel blog. Di base, l'assimilazione di questa vitamina, dipende SEMPRE dallo stato del nostro intestino. Trattalo bene, dagli il giusto cibo, lui sarà sempre più in forma e in grado quindi di assimilare bene questa vitamina dove la trova.

Queste le interessanti:

Conclusioni

Avendo spiegato le ragioni per cui non ritengo adeguata per i bambini una dieta esclusivamente crudista, che dieta darei quindi ai miei figli?
1)  Una dieta basata su frutta e verdura, ma affiancata da cibi amidacei cotti come patate, patate dolci, ecc.
2) Includerei l’uso di alcuni legumi cotti.
3) Includerei l’uso di alcuni cereali integrali, in particolare quelli privi di glutine come riso integrale, quinoa e miglio.
4) Includerei vari tipi di verdure cotte, specialmente quelle verdi.
5) Includerei noci, semi e avocadoCredo che la percentuale di grassi nella dieta dovrebbe essere più alta rispetto a quella di un adulto (che è del 10-15% max), ma non sono sicuro di quale dovrebbe essere il suo valore. Sicuramente molto inferiore alla percentuale di grassi a cui si arriverebbe con una dieta puramente crudista (a volte oltre il 50% delle calorie totali).
*6) Includerei un supplemento di vitamina B12.
In sostanza, sto parlando di una dieta a base di cibi vegetali, integri e salutari, con pochi prodotti raffinati e molta frutta e verdura. Questo è ciò che ritengo salutare per un bambino.

(*punto su cui non sono d'accordo poichè i supplementi vanno dati in caso di accertata carenza, non a caso).

Inoltre bisogna sottolineare una cosa importantissima: il clima sereno in cui i bambini hanno bisogno di crescere! Alimenti fondamentali sono: l'ascolto e l'amore! Questo li aiuta anche a digerire bene ed assimilare bene, sentendosi sorretti nella loro crescita.


martedì 15 settembre 2015

Mangiare sano!

Quanti di noi hanno sentito queste due paroline messe in fila in tv, da presentatori di programmi di salute, da medici (ben pagati e completamente ignoranti dell'argomento aggiungo io!), chiacchierando dal parrucchiere, in sala d'attesa dal medico, in qualunque altro posto.

MANGIARE SANO
CIBO SANO
DIETA MEDITERRANEA, LA PANACEA
DIETA VARIA: POCO DI TUTTO

Queste sono alcuni dei mantra che imperano nella nostra cultura e nella nostra mente, ben radicati nel profondo. Da quando siamo piccoli cresciamo con questa idea, i medici più attenti usano la frase:
"Ed è ovviamente importante mangiare sano".

Ma che vuoldire "sano"???

Come ho elencato prima, "sano" oggi fa spesso riferimento alla dieta mediterranea, così osannata ora in tutto il mondo, in cui in fondo si mangia un po' di tutto, senza eccedere con grassi e proteine (di tutti i tipi).
Ci fanno credere che "un po' di tutto" è necessario per stare bene, per avere tutte le sante sostanze, minerali, vitamine, proteine, zuccheri, e quant'altro: dobbiamo mangiare poco, ma volendo anche 5 volte al giorno (e questo sarebbe poco!? crackers a gògò perchè sò leggeri..vabbè!).
Prendiamo ad esempio uno schema base che può dare anche un nutrizionista, con i suoi diplomini, le sue carte in regola, che ci fanno sentire di stare in mani assicurate per la nostra salute alimentare: lui sa, io no! Questo è il presupposto con cui ci andiamo, in fondo.

COLAZIONE: fette biscottate, un velo di marmellata; un bicchiere di latte e caffè o di tè
SNACK: un frutto o un pacchetto di crackers
PRANZO: panino al prosciutto (ho sentito anche queste!!)
SNACK: come sopra
CENA: pesce con un contorno

Questo è un piccolo esempio, ce ne sarebbero a centinaia, ma la base generale è questa.
E il triste malcapitato comincia, felice solo per il fatto che, ahimè, CREDE di star facendo qualcosa di buono per il suo corpo. Ma seguire uno schema del genere significa soffrire un sacco psicologicamente! Probabilmente ci si sentirà leggeri poichè ovviamente ci si costringe ad introiettare una quantità minore di cibo, rispetto al solito, unica nota positiva del "mettersi a dieta", e dunque si potrà anche perdere qualche chilo, ma inesorabilmente dopo qualche settimana o mese o anno si tornerà punto da capo per due questioni:
1- perchè mangiando in questo modo i veri nutrienti necessari al nostro corpo, non ci sono!!!!
2- perchè la nostra dipendenza da cibo, da farinacei, da proteine animali, da caffeina, da condimenti, da cibo denaturato, il tutto dipendenza meramente psicologica, nessuno ce l'ha fatta notare (visto che non lo sanno!)
3- perchè le dipendenze di cui sopra hanno un impatto così degenerante nel nostro organismo, così che noi ci distruggiamo più o meno velocemente, andando incontro a calo energetico, vitale e di salute.

Anch'io sapevo che questo fosse il mangiar sano, per quanto qualcosa mi puzzava terribilmente, visto che sapevo dell'esistenza di molte persone che vivevano ad esempio senza proteine animali di nessun tipo, ma con surrogati proteici vari, come se dunque dovessero sostituire in qualche modo la "mancanza" (allora non avevo idea che addirittura c'è chi vive tranquillamente solo di frutta!). Anch'io avevo i miei timori sull'introiettare tutti i nutrienti necessari e non facevo che ammattirmi, specie poi col primo bimbo, per far in modo che tutto quadrasse, perchè secondo la confusionaria scienza nutrizionale tradizionale, se vai a vedere, mangiare è un casino! Abbina quello con quello, unisci quello e quell'altro, fai in modo di ingurgitare ben bene tutto questo è quell'altro...se abbini così acquisti questo, ma non assimili quell'altro! E che diavolo!!!!!! Eh sì che la gente si lancia su patatine, pastasciutte, torte, arrosti e compagnia bella! Cerca di non pensare...

Invece, come sempre, la risposta è di gran lunga più semplice...

SEMPLICITA'
è la prima chiave del mangiar sano
FRUTTA E VERDURA le altre :-D

Diamo il significato giustoa questo: mangiare sano! Nessuno ce lo spiega, dobbiamo capirlo da soli e poi insegnarlo ai nostri bambini affinchè crescano con una consapevolezza più pronta ad affrontare le false verità che questa società (vedi EXPO 2015!!!!!!!!!!) gli presenterà.

Il Dottor Robert S. Morse, che cura da trent'anni pazienti affetti dalle più disparate malattie, in modo totalmente rispettoso della biologia umana, scrive:
"La dieta è un fattore determinante per il raggiungimento di una salute ottimale. Ciò che mangiate, bevete, respirate e mettete sulla vostra pelle è in pratica il modo in cui introducete il mondo esterno nel vostro organismo. Studiando e approfondendo (...) scoprirete che, maggiore è la percentuale di frutta e verdura (insalate) cruda che mangiate, maggiori saranno i risultati che otterrete."

Il prof. Ehret, il Dr Jensen, il Dr Shelton, Morse, Norman Walker...questi sono solo pochissimi dei nomi di molti grandi "illuminati", li definisco io, che ci descrivono il nostro organismo e l'importanza che ha il fatto di nutrirlo adeguatamente, perchè attraverso di lui ci muoviamo nel mondo, viviamo, esprimiamo quello che siamo. Spesso sento dire quella triste frase da campo scientifico: "Ma servono i numeri per dire che la dieta vegetale sia una soluzione..." ecc...ecc... Messa su questo piano, vorrei ricordare che nessun ricercatore può essere sovvenzionato per ricercare cose che non portino alla vendita di un farmaco.
Il lavoro dei dottori menzionati sopra è numerabile eccome, ma il modo in cui loro hanno aiutato ceninaia e centinaia di persone, sono modalità poco allettanti per chi detiene in mano il potere della "salute". 
Disintossicare il corpo attraverso estratti di verdura, preparati d'erbe che ripuliscono le cellule, accompagnare il paziente nella transizione verso una dieta basata su frutta e verdura, per lo più cruda, poco elaborata, pratica del digiuno, sostegno psicologico.
Questa è l'UNICA strada di guarigione per noi esseri umani, oggi! Ed è praticabile non solo da CHI HA TEMPO, bla bla bla...ma solo da CHI VUOLE VERAMENTE STARE IN SALUTE!

DIVENTARE MEDICI DI SE STESSI (come diceva quel fanfarone di IPPOCRATE)
...ma questo...non porta granchè di soldi a nessuno...

Noi affidiamo la totale conoscenza e onniscenza alla classe medica appunto, che si è appropriata della parola SALUTE, GUARIGIONE, usurpando ad ognuno di noi la possibilità di imparare a prenderci cura di noi stessi. Dietro questo giochino ci sono macchine di migliaia di euro e il bello è che lo sappiamo ma le persone sentendosi impotenti, ci stanno! E dunque vanno a dare centinaia di euro al grande medico, altre centinaia alle pillole magiche, e se usa la ricetta tanto gliele dà lo Stato.

Tornando al mangiare sano (atto che potremmo fare quotidianamente e personalmente) significa nutrirsi degli unici alimenti per cui l'animale uomo è biologicamente strutturato: la frutta (che possiamo da soli raccogliere da un albero, ad esempio, ci avete mai pensato!?) e cose che possiamo raccogliere dalla terra e che sono commestibili senza lavorazioni industriali o cotture speciali o ultracondimenti (sennò non sa di niente!! e allora non te lo mangiare!!!)
Tutto il resto, intasa il nostro organismo e ci ammala, più o meno velocemente.
Mangiare sano significa riportare il palato a desiderare sapori naturali, non artefatti, non camuffati, autentici (e anche le persone lentamente ridiventerebbero più autentiche).

Dunque quando usiamo queste due paroline o le ascoltiamo, ricordiamoci l'unica cosa a cui possono riferirsi: tutto il resto sono luoghi comuni, false credenze a cui restiamo aggrappati per salvare la nostra infantile tossicodipendenza da non-cibo.






mercoledì 9 settembre 2015

Essere k-paxiani

Ieri sera vedevo, finalmente, un curioso film: K-PAX. Alcuni lo conoscono come il film dell'alieno fruttariano e sarà anche per questo che ne sentivo una forte risonanza. 
Ne ho scoperto un gran bel film per la profondità dei temi trattati. Un alieno che viene da un pianeta dove gli esseri sono avanti "anni luce" da noi, a questo primo stadio evolutivo. Sottolinea bene quanto poco sfruttate siano le capacità umane che personalmente vedo congelate dietro dogmi scientifici e lentezza macchinosa che ha preso questa strada. Sprechiamo energie e potenziale a costruire robot, far riprodurre la gente in provetta, fare cloni, e poi la super tecnologia che risolve tutto, che evoluzione cavolo!!! E giù a ricercare cure e macchine per le malattie, ad ammattirsi chiusi in laboratori per lottare contro i batteri...
Sarà che sono un alieno anch'io, ma tutto questo mi fa abbastanza ridere e mi fa dire: che razza poco molto poco evoluta siamo! E il bello è che andiamo in giro con i nostri cani al guinzaglio o tagliando gole di altri animali, sentendoci la razza superiore.
L'uomo potrebbe evitare di vivere questa vita semi malaticcia già solo cambiando la sua alimentazione. Da qui ne deriverebbero esseri più puliti, malattie che (visto dove siamo arrivati!) negli anni sparirebbero e con i propri canali energetici aperti ad una migliore interazione con l'altro, il chè creerebbe un clima più favorevole a scelte sociali ed ambientali più sane, all'aumento della consapevolezza del proprio potere personale sul proprio corpo e il dileguamento dell'imperialismo del "dottore che mi guarisce".
Noto che la gente accetta questo stato di cose, come fosse un destino dal quale non si fugge, si è convinti che non ce ne siano di diversi perché ad esempio ci insegnano che abbiamo un corpo che si deteriora inesorabilmente ed entro date ben precise, ma nessuno ci dice quanto potremmo fare per mantenerlo forte e vitale...solo le pubblicità con i loro prodotti fasulli parlano di: "vivo e vitale" e noi andiamo subito a comprare quella cosa che ci dà quello che ci manca...
Le parole giuste le abbiamo vendute alle pubblicità, che ci tengono in pugno senza che noi MINIMAMENTE ce ne rendiamo conto. Chi veramente se ne rende conto, necessariamente intraprende il difficile cammino per uscire dalla gabbia in cui ci tengono prigionieri, dietro al dominio della paura...
Il punto è che non ci manca nulla!! Avremmo tutti gli strumenti per affrontare tante cose.
Ma sì, sono d'accordo che evolutivamente non siamo pronti, ma come dice qualcuno: non è detto che qualcuno non lo sia!

"Alieni" a volte bistrattati, visti come guasta feste perchè non gozzovigliano come tutti, perchè sorridono invece di incazzarsi come bestie davanti ad un affronto, perchè non tremano di paura quando hanno un fastidio inspiegabile (ma che loro si sanno benissimo spiegare invece!) in un punto vitale dell'organismo, perchè gioiscono e godono dei sapori del cibo mangiando fichi e manghi maturi sporcandosi come bambini e non partecipano a rituali velenosi come un caffè o una sigaretta.
Vi invito ad ascoltare, tramite il link qui sotto, il monologo della parte finale del film dove viene sottolineata l'importanza di ciò che noi umani possiamo fare, oltre che (aggiungo io!) svegliarci un po'! :-)

sabato 5 settembre 2015

Tossicodipendenza alimentare

- "Allora dobbiamo vivere d’aria?! Che esagerazione! A che scopo privarci di tutte le cose buone? Tanto, in qualche modo si deve morire!”
L’alimentazione è un argomento pericoloso.
Andare a sollevare il velo che nasconde la dipendenza dal cibo non conviene, si rischia di suscitare reazioni incontrollate e forti antipatie.
Ognuno di noi coltiva, in segreto, la propria assuefazione alimentare e, come tutti i tossicodipendenti, non ama ammetterla ne, tantomeno, parlarne, ma preferisce ignorarla, raccontando a se stesso e al mondo che può decidere di smettere quando vuole! - Carla Sale Musio ( articolo completo sul blog  carlasalemusio.blog.tiscali.it/2015/09/05/affrontare-la-tossicodipendenza-alimentare/ )

Un amico ha condiviso questa pagina e l'articolo è interessantissimo perchè coglie benissimo quegli aspetti molto comuni, psicologici, legati al cibo e ai problemi che ne derivano con noi stessi e con gli altri. L'alimentazione ci riporta agli stadi più infantili e ne siamo sempre più offuscati, credo, perchè unico appiglio che ci resta in una vita fatta di stress. Cresciamo in una "civiltà" dove ci abituano a non seguire le nostre aspirazioni, dove dobbiamo imparare a sgobbare sennò non possiamo ottenere nulla ovvero i soldi, fatti passare come unico mezzo per la FELICITA'. 

Ho perso un po' di dialettica, sono diventata più sintetica, sbrigativa, l'essere mamma per ora non mi concede troppi voli pindarici intellettuali, ma spero di aver reso un minimo l'idea o comunque di aver incuriosito all'argomento e magari aver suscitato qualche reazione :-) 

venerdì 4 settembre 2015

Peperoni dell'orto

Visto che l'orto di "nonno Nino" ha prodotto una gran quantità di peperoni...che fare per smaltirli e non sprecarli!? Essiccatore amore mio!
Mezza giornata a 42° max, e sono pronti per essere conservati.
Così in un raptus d'ispirazione ho preso un barattolo di vetro, olive di Gaeta denocciolate da nonna Maria, capperi, basilico, qualche pomodoro secco a pezzetti e olio evo! Ed ecco il mio primo magico barattolone salva estate! Yuppie! 



giovedì 3 settembre 2015

Alimentazione Crudista e Chakra - Dott.ssa Salvadori al CVF





Un'interessantissima relazione di una Super Dottoressa sulla connessione cibo - chakra (ovvero i nostri centri energetici).

Housewife in action

Ogni estate mi regala qualcosa, mi sento cresciuta, sarà che sono semplicemente ricaricata...nonostante le giornate intere coi bimbi siano tutt'altro che ricaricanti..eheheh. Fatto sta che viaggiare fa bene, non c'è niente da fare. E allora mi ritrovo più pronta ad affrontare tutto: dall'organizzazione di casa, a quella dei pasti, a quella delle mie follie mentali.
Ma comunque ora si parla di...PULIZIE!!!
Eh sì, perchè ce l'avevo in casa da quando me l'aveva regalato mia madre 5 anni fa, quando sono andata a vivere fuori casa! E lo usavo solo per le grandi pulizie.
Sapevo che il vapore fa tutto: igienizza, spolvera, lava i vetri...Però mi sembrava così scomodo e complicato. Poi non so, è scattato qualcosa...Tornata dalle peripezie dell'estate in giro per l'Italia in camper, ho deciso di dare alla nostra casetta sulle ruote una bella pulita e mi sono attrezzata col fantastico: VAPORETTO! Wow!
Spruzzi, se macchiato spruzzi un po' più a lungo, passi con pezzetta...FATTO!! Per tutte le superfici, per tutti gli angoli remoti. POLVERE, NON TI TEMO PIU'!!!
Tant'è che ho affrontato anche la povera casetta abbandonata praticamente tutta l'estate a sè stessa...
E ho girato per tre giorni con quell'affare in mano e sparavo su ogni angoletto, non c'è più una superficie che non abbia ricevuto una bella igienizzata!!! Che ridere!!!
Alcune finestre di casa (e io ne ho tante!!!) erano ridotte veramente male, e le zanzariere che lo dico a fare. Ora brillano!
Le mie giornate da Housewife sono state veramente proficue e soprattutto economiche!!!
Già utilizzavo pochissimi tipi di detergenti per la casa, per di più non avendo bisogno di grandi scorte, mi permetto di comprarne nei negozi biologici, dove dovrebbero essere meno tossici e inquinanti. Ora praticamente ne ho uno per i vetri (che in realtà va bene su tutte le superfici!!Non facciamoci ingannare dalle mille tipologie di detersivi che ci propinano! Non servono comunque!!!!) che uso per emergenza, quindi ulteriore riduzione di cose extra = maggiore economia domestica, maggiore economia ambientale!

Viva il vapore!!!

martedì 1 settembre 2015

Vitamina B12

Riporto un interessantissimo articolo di Pietro La Monaca sulla famosa B12 che fanno passare come il problema dei vegani e vegetariani, quando ha tutt'altre basi e anzi se ne dovrebbero preoccupare tutti.


VITAMINA B12

VITAMINA B12: PERCHE'



Nessun cibo può naturalmente contenere vitamina B12, in quanto la B12 è una molecola prodotta da batteri, funghi e alghe.
La produzione della B12 avviene naturalmente nell’intestino (Ileo) grazie all’interazione della flora batterica con il cobalto ed altri nutrienti. Il passaggio attraverso le pareti dell’intestino invece avviene grazie alla presenza di un enzima denominato ‘Fattore Intrinseco’.


La CARENZA può essere causata da una serie di problemi che rendono difficoltosa o addirittura impossibile la
produzione o l’assimilazione di questa vitamina; la produzione può essere inibita principalmente a causa di disordini della flora batterica, di carenza del cobalto o dei coenzimi che partecipano al processo di sintesi, da combinazioni alimentari errate, con conseguenti problemi digestivi; i disordini della flora batterica, a loro volta, possono essere indotti da abitudini alimentari errate (eccesso di proteine, di glucosio e presenza di caseina), dall’assunzione di antibiotici, ma anche da eccesso di alimenti battericidi, quali cipolle e aglio.
I problemi di assimilazione, cioè del passaggio della B12 dall’intestino al sangue e infine ai tessuti, possono essere determinati da insufficienza del Fattore Intrinseco a livello intestinale, oppure da carenza dei fattori che intervengono nel trasporto della vitamina verso le cellule.
Alcool, fumo e stress determinano un aumento del fabbisogno di B12.

I cibi di origine animale risultano ‘contaminati’ da questa vitamina grazie all’attività microbica, di conseguenza la dieta onnivora, in particolare gli alimenti di origine animale, se da un lato integra in maniera più o meno naturale la quantità di vitamina B12, dall’altro nasconde eventuali problemi di sintesi o assimilazione, dovute il più delle volte ad abitudini o combinazioni alimentari errate.
Invece si tende ad addossare la responsabilità alla dieta vegana, ricorrendo di conseguenza a soluzioni allopatiche e metodologie in cui la priorità è curare il sintomo e non la causa.

Gli integratori non fanno altro che nascondere il problema di fondo, come tra l'altro accade con la dieta onnivora, ignorando le cause che intervengono nell’incapacità di sintetizzare la B12 nel nostro intestino.
Ma come viene prodotta la vitamina B12 contenuta negli integratori?
Innanzitutto la vitamina B12 non va confusa con quella sintetica, denominata ‘cianocobalamina’, data dalla combinazione tra vitamina B12 e cianuro, sostanza tossica impiegata nel processo di estrazione della vitamina. La cianocobalamina viene ottenuta attraverso il riscaldamento in acidi deboli, addizione di ione cianidrico ed esposizione alla luce solare, provocando la perdita degli enzimi.

Assumendo gli integratori, l’organismo deve impiegare le proprie energie in primo luogo per separare la vitamina dal cianuro e provvedere alla eliminazione del cianuro stesso, sempre che abbia energia per farlo; inoltre vi è il pericolo che il cianuro si leghi al potassio presente nell’organismo provocando la formazione di cianuro di potassio, potente veleno che blocca il meccanismo di assorbimento dell’ossigeno da parte delle cellule.
Per tutti questi motivi l’organismo tende ad eliminare la vitamina B12 sintetica nel giro di 24 ore e i risultati degli esami del sangue che dimostrano l’aumento della B12 dopo aver iniziato l’assunzione degli integratori, evidenzia il fatto che è in circolo nel sangue ma in realtà la sua sede effettiva dovrebbe essere all’interno delle cellule.

Per ripristinare l'equilibrio della flora batterica, è di fondamentale importanza intraprendere, con tempi e modi ben definiti, una dieta vegano-crudista equilibrata in cui vengono esclusi tutti i farinacei, zuccheri e sale raffinati, caffè, thè, alcool e ogni sorta di integratore; in sostanza una dieta basso proteica che non provoca eccesso di glucosio nell’intestino (originato da cibi amidacei come pane e pasta) e priva di cibi animali (caseina) permette in maniera graduale il ripristino della simbiosi tra flora batterica e organismo.
Intraprendere un percorso del genere rappresenta la migliore azione riparativa e preventiva contro i problemi di funzionamento e assorbimento intestinale, oltre a generare importanti e duraturi effetti positivi sulla condizione psico-fisica della persona.
Dobbiamo tenere bene a mente che il nostro corpo è una macchina biologica meravigliosa e che ogni disfunzione è sempre e comunque dovuta a fattori esterni causati da cattive abitudini e comportamenti che non hanno niente a che vedere con la simbiosi uomo-natura che esisteva un tempo.
Consumare integratori senza mettere in atto tutte le azioni volte ad individuare la causa del problema, significa alimentare un sistema in cui le aziende farmaceutiche trattano la malattia come un'opportunità di guadagno, soprattutto attraverso l'instillazione della paura e lo sfruttamento dello stato di ignoranza di gran parte della popolazione mondiale.

Se proprio vogliamo cambiare il sistema, dobbiamo sottrarci ad esso ed imparare ad ascoltare il nostro corpo, ma soprattutto dobbiamo recuperare la fiducia verso la natura, che ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno senza dover alterare alcunché per renderlo commestibile.
L'abitudine malsana dell'uomo di voler modificare tutto ciò che lo circonda, rivela un comportamento egocentrico in cui l'uomo si pone clandestinamente al centro della natura con il ruolo di dominatore.
Ciascuno di noi ha la capacità di recuperare il proprio ruolo ancestrale di 'custode' della natura, in cui nessun essere è superiore e tutti sono indispensabili per assicurare l'equilibrio naturale.

lunedì 31 agosto 2015

La nostra pizza di patate


La vera pizza di patate..perchè fatta di patate! :-)
Siccome le farine non sono cosa buona da assumere ma la pizza resta una terribile droga, tempo fa scopro per caso l'utile amidosità delle patate! La cucina è un piccolo laboratorio chimico in fondo!
Visto che fare le patate al forno per quattro persone assatanate di patate al forno (dunque 2,5 kg), ho ben pensato di usare la lama del frullatore che fa le fette larghe senza fatica e velocemente! Yeah!
Poi comincio a metterle sulla placca da forno coperta con carta da forno. Metto un po' di erbette del giardino (salvia, rosmarino, timo) e un pizzichino minuscolo di sale perchè cerco di non usarne, filo d'olio e continuo con altro strato di fette di patate. Il mio segreto è saltare i condimenti ogni tanto così da non rendere troppo carico di grassi cotti il piatto ma risultando comunque gustoso.
Mi sembra che ne ho fatti 3 di strati, massimo 4 finendo con erbette ecc...
In forno preriscaldato a 180° si lascia almeno 30 minuti e poi ad occhio si ferma la cottura quando sopra si sono colorate bene. Si lascia il tutto almeno mezz'oretta nel forno spento.
Quando si va ad impiattare ci si accorge che bisognerà fare delle fette proprio come una pizza a taglio!!


Ps. Importante la qualità delle patate! La qualità gialla è sicuramente migliore in questo caso.

venerdì 28 agosto 2015

Serendipità

Quando mi accingo ad impostare il mio blog, la prima cosa che mi si chiede è: il titolo! Come sempre non avevo fatto i conti con l'importanza di quest'ultimo. Così ho cercato di farmi ispirare e nella mia mente cercavo l'aspetto da mettere in risalto: salute? Cibo? Sì, ma non solo. Così, pensa e ripensa, mi è tornato alla mente questo termine...serendipità, che ammetto non ricordavo subito cosa significasse precisamente ma lo sentivo risuonare bene nell'attimo che mi era balzato alla mente.
E così vado a cercare.

Il vocabolario Treccani dice questo:

"...dall'inglese serendipity, coniato (1754) dallo scrittore inglese Horace Walpole che lo trasse dal titolo della fiaba The three princess of Serendip: era questo l'antico nome dell'isola di Ceylon. letter. - La capacità o fortuna di fare per caso inattese e felici scoperte, mentre si sta cercando altro."

Poi mi sono ricordata anche di un film che porta il termine in inglese.

Ma comunque per quanto forse poco adatto al titolo di un blog, forse poco accattivante, troppo intricato, in fondo mi rispecchia eheheh!

E soprattutto rende bene l'idea di una mia caratteristica: cerco, ricerco, studio. L'ho sempre fatto nella mia vita, da quando ero piccola amavo leggere, curiosare, nei libri e nel mondo attorno a me, nel cielo che adoravo guardare al tramonto (romanticona sin da piccolina!). Crescendo ne ho fatte di cotte e di crude, da una carriera di pianismo classico, al mondo delle terapie alternative, al sociale e al mondo dell'educazione e della pedagogia con la musicoterapia,e forse qualcuno attorno a me ancora si chiede che cavolo combina questa nella vita :-) Mentre cercavo qualcosa, ne trovavo spesso un'altra inattesa e di solito felice, a volte dura ma necessaria e portatrice di future gioie.

Quella accaduta due anni fa, "l'incontro" con un testo che non stavo cercando, perchè volontariamente mi tenevo lontano da spiegazioni alimentari alle problematiche che affliggono fisico e mente, è stato un grande momento serendipico. Capire a fondo quanto culturalmente ci abbiano deviato, come ci tengono soggiogati nell'ipnosi del cibo, quanto questo abbia un impatto non solo personale ma sociale, quanto questo ci tenga inchiodati nella paura dell'ignota malattia che viene e ti colpisce, che ci fa sentire impotenti. Tutto ciò non viene spesso compreso da chi vede determinate scelte o discorsi come "roba da salutisti".
Scoprire a fondo l'organismo, i suoi funzionamenti, le verità nascoste su ciò che ingeriamo, è stato per me liberatorio, mi ha permesso pian piano di liberarmi da tante catene per poter essere sempre più padrona della mia mente e del mio corpo...perchè in fondo è quella vitale scatoletta attraverso cui possiamo essere.

Ecco questa è stata un'inattesa scoperta, durissima da digerire per la scarsa comprensione che spesso si ha attorno, ma una felicissima scoperta, che ha apportato un benessere fisico e interiore di una portata incredibile e che mi ha permesso di mettere delle solide basi anche per i miei piccoli.

E allora auguro un po' di serendipità a tutti nella vita ;-)

mercoledì 19 agosto 2015

FRUTTA CHE PARADISO, MA DOPO IL PASTO: NO, GRAZIE!

Una delle usanze della “buona tavola” e della buona ospitalità è un menù completo generalmente così composto: antipasto – primo – secondo – contorno – FRUTTA – dolce.
Ecco, in questo susseguirsi di portate, oltre ad altri abbinamenti molto dannosi, ce n’è uno su cui bisogna concentrarsi per il suo livello anche di pericolosità: la frutta a fine pasto.
La frutta è una panacea nonché l’alimento che dovrebbe ricoprire la maggior parte della nostra alimentazione, ma per il suo grande potere disintossicante e per le sue capacità di fermentazione, dopo aver ingerito amidi e proteine di tutti i tipi potrebbe portare da lievi conseguenze, come un gonfiore addominale o una digestione via via più difficoltosa fino a casi gravi di blocco digestivo o enterocoliti.
Spesso la necessità di una bella fetta  d’anguria dopo una mangiata estiva è dettata dal sovraccarico a cui è sottoposto l’organismo per la digestione, il surriscaldamento a cui va incontro che richiede acqua, che a sua volta andrà ad aumentare il sovraccarico. Dunque, cosa dovrebbe essere evitato? Il sovraccarico. Un pasto equilibrato, che non significa non soddisfacente, ma solo “cosciente”, non porterebbe ad avere queste necessità.
Spieghiamo perché.
La frutta rientra nella categoria alimentare dei carboidrati ovvero gli zuccheri
Gli zuccheri, a contatto con altre categorie di alimenti (grassi, proteine, amidi) fermentano creando gas e gonfiore. Il modo migliore per assimilare le proprietà della frutta e soprattutto non incorrere in situazioni sgradevoli mangiandola, è semplicemente gustarla: da sola!
Questo perché la frutta in realtà non viene digerita nello stomaco ma bensì nel piccolo intestino (intestino tenue). I frutti passano rapidamente nello stomaco, a differenza di tutte le altre categorie alimentari e nel caso queste ultime fossero presenti, trattengono lì anche il bolo alimentare contenente frutta la quale comincerà a fermentare.

Dunque, scardinare questa usanza della frutta a fine pasto deve essere una buona regola e modificarla anche con gli ospiti sarebbe un bel regalo d’ospitalità.

E allora quando servirla!?
Ma come antipasto!!!

Accogliere gli ospiti con un bell’antipasto di frutta fresca, profumata e gustosa è un modo per assaporarla pienamente in tutta la sua alchimia, non avendo la bocca contaminata da altro, nonché un bel regalo per il proprio sistema digerente!


martedì 18 agosto 2015

Il primo post...

Che emozione! Il primo post sul mio blog. Visto che se ci sto a pensare non mi deciderò mai, la butto lì senza troppi rimuginii. Non sarà un blog di ricette, primo perchè non sono brava ad elencare perfettamente ingredienti, foto e quant'altro, secondo perchè credo che ci siano tante altre cose da approfondire oltre agli armeggiamenti in cucina. Però voglio cominciare con una ricetta perchè mi piaceva la foto ed era la cosa più semplice per dare il via!
Spesso mi si chiede cosa mangio o si ha l'idea che salutare significa insapore e triste, ecco un piatto che colora la tavola, gli occhi, le papille gustative e anche un po' l'anima.


TARTARE DI PEPERONI E LUPINI
(dalla rivista CRUDO style ma sempre col mio zampino)

2 peperoni rossi tagliati a dadini
200 gr di lupini sgusciati e tagliuzzati col coltello
70 gr di olive denocciolate (quelle di Gaeta sono il top)
Una manciata di capperi (lasciati in ammollo un paio d'ore)
Qualche foglia di basilico

Nella foto ho contornato con fiori di zucchina raccolti da poco nel magico orto di Nonno Nino.
Mischiare tutto e gustare a cucchiaiate! Il lupino è un po' caciottoso nonchè saporito, le olive grassette e gustosissime, il peperone crudo stempera questi sapori forti e ne viene esaltato al tempo stesso.