mercoledì 19 agosto 2015

FRUTTA CHE PARADISO, MA DOPO IL PASTO: NO, GRAZIE!

Una delle usanze della “buona tavola” e della buona ospitalità è un menù completo generalmente così composto: antipasto – primo – secondo – contorno – FRUTTA – dolce.
Ecco, in questo susseguirsi di portate, oltre ad altri abbinamenti molto dannosi, ce n’è uno su cui bisogna concentrarsi per il suo livello anche di pericolosità: la frutta a fine pasto.
La frutta è una panacea nonché l’alimento che dovrebbe ricoprire la maggior parte della nostra alimentazione, ma per il suo grande potere disintossicante e per le sue capacità di fermentazione, dopo aver ingerito amidi e proteine di tutti i tipi potrebbe portare da lievi conseguenze, come un gonfiore addominale o una digestione via via più difficoltosa fino a casi gravi di blocco digestivo o enterocoliti.
Spesso la necessità di una bella fetta  d’anguria dopo una mangiata estiva è dettata dal sovraccarico a cui è sottoposto l’organismo per la digestione, il surriscaldamento a cui va incontro che richiede acqua, che a sua volta andrà ad aumentare il sovraccarico. Dunque, cosa dovrebbe essere evitato? Il sovraccarico. Un pasto equilibrato, che non significa non soddisfacente, ma solo “cosciente”, non porterebbe ad avere queste necessità.
Spieghiamo perché.
La frutta rientra nella categoria alimentare dei carboidrati ovvero gli zuccheri
Gli zuccheri, a contatto con altre categorie di alimenti (grassi, proteine, amidi) fermentano creando gas e gonfiore. Il modo migliore per assimilare le proprietà della frutta e soprattutto non incorrere in situazioni sgradevoli mangiandola, è semplicemente gustarla: da sola!
Questo perché la frutta in realtà non viene digerita nello stomaco ma bensì nel piccolo intestino (intestino tenue). I frutti passano rapidamente nello stomaco, a differenza di tutte le altre categorie alimentari e nel caso queste ultime fossero presenti, trattengono lì anche il bolo alimentare contenente frutta la quale comincerà a fermentare.

Dunque, scardinare questa usanza della frutta a fine pasto deve essere una buona regola e modificarla anche con gli ospiti sarebbe un bel regalo d’ospitalità.

E allora quando servirla!?
Ma come antipasto!!!

Accogliere gli ospiti con un bell’antipasto di frutta fresca, profumata e gustosa è un modo per assaporarla pienamente in tutta la sua alchimia, non avendo la bocca contaminata da altro, nonché un bel regalo per il proprio sistema digerente!


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