Una delle usanze della “buona tavola” e della buona
ospitalità è un menù completo generalmente così composto: antipasto – primo –
secondo – contorno – FRUTTA – dolce.
Ecco, in questo susseguirsi di portate, oltre ad altri
abbinamenti molto dannosi, ce n’è uno su cui bisogna concentrarsi per il suo
livello anche di pericolosità: la frutta a fine pasto.
La frutta è una panacea nonché l’alimento che dovrebbe
ricoprire la maggior parte della nostra alimentazione, ma per il suo grande
potere disintossicante e per le sue capacità di fermentazione, dopo aver
ingerito amidi e proteine di tutti i tipi potrebbe portare da lievi
conseguenze, come un gonfiore addominale o una digestione via via più
difficoltosa fino a casi gravi di blocco digestivo o enterocoliti.
Spesso la necessità di una bella fetta d’anguria dopo una mangiata estiva è dettata
dal sovraccarico a cui è sottoposto l’organismo per la digestione, il
surriscaldamento a cui va incontro che richiede acqua, che a sua volta andrà ad
aumentare il sovraccarico. Dunque, cosa dovrebbe essere evitato? Il
sovraccarico. Un pasto equilibrato, che non significa non soddisfacente, ma
solo “cosciente”, non porterebbe ad avere queste necessità.
Spieghiamo perché.
La frutta rientra nella categoria alimentare dei carboidrati
ovvero gli zuccheri
Gli zuccheri, a contatto con altre categorie di alimenti
(grassi, proteine, amidi) fermentano creando gas e gonfiore. Il modo migliore
per assimilare le proprietà della frutta e soprattutto non incorrere in
situazioni sgradevoli mangiandola, è semplicemente gustarla: da sola!
Questo perché la frutta in realtà non viene digerita nello
stomaco ma bensì nel piccolo intestino (intestino tenue). I frutti passano
rapidamente nello stomaco, a differenza di tutte le altre categorie alimentari
e nel caso queste ultime fossero presenti, trattengono lì anche il bolo
alimentare contenente frutta la quale comincerà a fermentare.
Dunque, scardinare questa usanza della frutta a fine pasto
deve essere una buona regola e modificarla anche con gli ospiti sarebbe un bel
regalo d’ospitalità.
E allora quando servirla!?
Ma come antipasto!!!
Accogliere gli ospiti con un bell’antipasto di frutta
fresca, profumata e gustosa è un modo per assaporarla pienamente in tutta la
sua alchimia, non avendo la bocca contaminata da altro, nonché un bel regalo
per il proprio sistema digerente!
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